(Storia di Prostituzione)
Al calar della luna un contadino dall'iconsueto lavoro toglie le sue spaventapasseri dall'orto. ...Tutte.
O forse no?!
Una di loro rimane nell' orto, sola, dimenticata.
Il sole picchia, il vento soffia; e la nostra spaventapasseri si sveglia.
Ddio.. gli occhi le fanno male, la sua bocca è secca, le sue narici prive di sensibilità.
Sta forse sognando?
No.
Lei è la prima di tutto il gruppo a vedre la luce del sole, il profumo dei fiori, le carezze della rugiada mattutina, e tutto cio che il duro velo della notte scherma i suoi occhi.
Lei è la prima di tutto il gruppo a vedre la luce del sole, il profumo dei fiori, le carezze della rugiada mattutina, e tutto cio che il duro velo della notte scherma i suoi occhi.
Il suo sguardo è impietrito a tanta bellezza, vorrebbe corre nei campi! ma non può, la corda la tiene stretta al palo, vorrebbe gridare al vento! ma non può tre giri di corda le soffocano le giunture del sacco di juta che le copre il volto....
Ma ecco due corvi..."ciao!" esclama lei, ma la loro reazione è la fuga, perche questo è il suo lavoro, questa è la sua ragione di vita, la dura realtà.
Ma cosa accade adesso? la notte tende di nuovo le sue lensuola, il contadino torna con le sue spaventapasseri...
Haha...ma che razza di storia è!..esclamerebbe Mastro Pagliaro, ma che domande!?...è una METAFORA!...
Questa è una metafora nuda e cruda sulla prostituzione e la vita di sofferenze che sono obbligate a subire queste ragazze costrette, alla malavita impossibilitate di uscirne e avere un qualsiasi diritto.
Nik
6 commenti:
c'è sempre una metafora....
F.T.
Amore lo spaventapasseri e' bello sia come disegno che come storia,sì mi piace!TI AMO SEMPRE DI PIU'!
E' una metafora...
ke fantasia...
metachè...?
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